Dopo un primo semestre decisamente in negativo, soprattutto per colpa del meteo, anche il mese di settembre ha confermato la risalita delle presenza turistiche in Veneto. «I dati elaborati dalla Direzione Sistema Statistico Regionale - sottolinea l´assessore regionale al turismo, Marino Finozzi - certificano infatti un aumento complessivo degli arrivi turistici dello 0,9 per cento rispetto al periodo gennaio-settembre dello scorso anno, a fronte di pernottamenti che invece sono calati numericamente dell'1,6 per cento.
Risalta la situazione di crisi in cui si dibatte il turismo di origine nazionale, dove gli arrivi calano dell´1,8% e le presenze del 6,6%: quindi meno gente che va in vacanza e per meno giorni. Per contro, il turismo straniero ha fatto registrare una crescita degli arrivi del 2,3% e un aumento dei pernottamenti dell´1,1%». I turisti stranieri oggi valgono quasi il 67% del totale degli arrivi.
I numeri confermano anche lo straordinario interesse per il Veneto da parte dei turisti russi, le cui presenze sono cresciute del 19%: questo dato li colloca al 9° posto nella top ten dei pernottamenti con la prospettiva di superare quest´anno il milione di presenze. Boom anche per i turisti cinesi: pernottamenti a +22%. Ai primi posti per pernottamenti si confermano peraltro i tedeschi (circa 13,2 milioni di presenze), gli austriaci (3,2 milioni) e gli olandesi (2,9 milioni).
Sono dati «significativi - aggiunge Finozzi - rispetto ai cali registrati in altre parti d´Italia. I dati confermano anche il sempre maggiore appeal delle città d'arte, dove le presenze crescono del 2,3%, e il ritorno di interesse per il termalismo (+0,2%). Confermano inoltre che il turista cerca qualità: diminuiscono infatti di un ulteriore 9% le presenze negli alberghi a 1 o 2 stelle, calano leggermente (-1,7%) anche quelli a 3 stelle, crescono del 4% quelli a 4 stelle e del 2,1% quelli a 5 stelle e di lusso. Si conferma l'attrattiva dell'agriturismo: pernottamenti a +9,1%».
Il Giornale di Vicenza.it
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